Testimoni di 5 o 12 anni: come l'età influenza la capacità di ricordare eventi specifici nel processo penale
Merín, L., Mateo, A., Nieto, M., Ros, L., & Latorre, J. M. (2024). Language and autobiographical memory development from 5 to 12 years: A longitudinal perspective. Memory & Cognition, 52(6), 1313-1324. https://doi.org/10.3758/s13421-024-01544-5
Lo studio esamina lo sviluppo della memoria autobiografica in un campione di 78 bambini spagnoli seguiti longitudinalmente dall'età di 5 anni (età prescolare) fino ai 12 anni (preadolescenza). La ricerca utilizza l'Autobiographical Memory Test (AMT) per valutare la capacità dei minori di recuperare ricordi specifici di eventi personali, distinguendoli da ricordi generici o categoriali.
Caratteristiche della ricerca empirica
I ricercatori hanno condotto due valutazioni a distanza di 6-7 anni sugli stessi partecipanti. Nella prima valutazione (età prescolare, media 62 mesi), è stato utilizzato l'Autobiographical Memory Test for Preschoolers (AMT-P), che presenta ai bambini 10 parole-stimolo (5 positive e 5 negative) associate a pittogrammi. I bambini venivano invitati a ricordare un evento specifico per ciascuna parola. Nella seconda valutazione (età 12 anni, media 143 mesi), è stata utilizzata la versione scritta dell'AMT classico con parole-stimolo diverse ma sempre bilanciate per valenza emotiva.
I ricordi sono stati codificati in diverse categorie:
Ricordi specifici: eventi localizzati in un momento e luogo precisi, della durata inferiore a 24 ore
Ricordi estesi: eventi generali che durano più di un giorno
Ricordi categoriali: eventi ripetuti raggruppati in categorie
Associazioni semantiche: parole correlate allo stimolo ma non ricordi veri e propri
Non-ricordi: risposte non classificabili
Parallelamente, sono state valutate le competenze linguistiche attraverso i subtest di vocabolario delle scale Wechsler appropriate per età (WPPSI-III a 5 anni e WISC-V a 12 anni).
I risultati hanno mostrato che con l'età aumenta significativamente il numero di ricordi specifici (da una media di 5.22 a 7.04 su 10 stimoli), mentre diminuiscono i ricordi categoriali, le associazioni semantiche e i non-ricordi. Particolarmente rilevante è il dato che a 5 anni il vocabolario predice in modo significativo la capacità di recuperare ricordi specifici, mentre questa relazione scompare a 12 anni.
Rilevanza per l'avvocato penalista
Questi risultati hanno implicazioni cruciali per la valutazione dell'attendibilità delle testimonianze dei minori nel processo penale. La ricerca dimostra che l'età prescolare (3-6 anni) rappresenta un periodo critico per lo sviluppo della memoria autobiografica, caratterizzato da una marcata variabilità individuale fortemente influenzata dalle competenze linguistiche.
Testimonianze di bambini in età prescolare. I bambini di 5 anni mostrano una tendenza significativa a produrre ricordi categoriali piuttosto che specifici. Ciò significa che quando un bambino di questa età viene interrogato su un evento, è più probabile che riferisca schemi generali di eventi ripetuti ("quando andiamo dai nonni") piuttosto che episodi singoli e specifici ("quel giorno particolare quando sono andato dai nonni"). Questa caratteristica cognitiva può essere erroneamente interpretata come evasività o mancanza di credibilità, quando in realtà riflette il normale sviluppo della memoria in questa fase.
Un dato particolarmente rilevante è che circa il 20% delle risposte dei bambini prescolari sono classificate come "non-ricordi" o "associazioni semantiche", cioè risposte che non costituiscono veri e propri ricordi ma piuttosto libere associazioni . Questo aspetto deve essere considerato nella valutazione delle dichiarazioni testimoniali: non tutti i contenuti riferiti da un bambino piccolo corrispondono necessariamente a ricordi di eventi realmente accaduti.
La ricerca evidenzia inoltre che le competenze linguistiche giocano un ruolo fondamentale nella capacità dei bambini prescolari di recuperare e narrare ricordi specifici. Un bambino con migliori abilità verbali a questa età sarà più capace di codificare l'evento al momento in cui accade e successivamente di recuperarlo e comunicarlo in modo dettagliato. Questo crea inevitabilmente differenze individuali nella qualità delle testimonianze che non riflettono necessariamente la veridicità dell'evento ma le capacità cognitive del testimone. Un bambino con competenze linguistiche limitate potrebbe aver vissuto un evento ma non essere in grado di riferirlo con il livello di dettaglio specifico che ci si aspetterebbe.
Testimonianze di preadolescenti. I risultati mostrano che a 12 anni la capacità di recuperare ricordi specifici è significativamente migliorata e, aspetto cruciale, non è più influenzata dalle competenze di vocabolario. Questo suggerisce che una volta acquisite le competenze linguistiche di base (tipicamente raggiunte entro i 6-7 anni), le differenze individuali nella specificità dei ricordi non dipendono più dalle abilità verbali ma da altri fattori. A questa età, i testimoni sono in grado di fornire narrazioni più dettagliate, temporalmente situate e coerenti degli eventi vissuti.
Tuttavia, lo studio evidenzia che anche a 12 anni persistono ricordi estesi (eventi che durano più di un giorno) e, in misura minore, ricordi categoriali. Questo suggerisce che la capacità di situare con precisione un evento in un momento e luogo specifici continua a svilupparsi nell'adolescenza e non è ancora completamente matura.
Implicazioni pratiche per la difesa. Per l'avvocato penalista, questi dati offrono elementi concreti per:
Contestualizzare la qualità della testimonianza in base all'età del minore al momento dei fatti e al momento della deposizione
Valutare criticamente la richiesta di dettagli specifici a bambini molto piccoli, poiché la loro normale capacità cognitiva può non consentire il recupero di tali dettagli anche per eventi realmente accaduti
Considerare che un bambino prescolare con limitate competenze linguistiche può essere un testimone meno affidabile non per disonestà ma per limiti cognitivi oggettivi
Distinguere tra incapacità di fornire dettagli specifici dovuta a sviluppo cognitivo normale e reale mancanza di esperienza diretta dell'evento
Richiedere valutazioni delle competenze linguistiche del minore al momento dei fatti quando la testimonianza riguarda eventi occorsi in età prescolare
La ricerca sottolinea infine l'importanza del contesto sociale nel quale i ricordi si formano. Il dialogo con gli adulti, in particolare con i genitori, influenza significativamente come i bambini codificano e successivamente recuperano i ricordi. Questo rende particolarmente rilevante analizzare le modalità con cui il bambino è stato interrogato dopo l'evento e prima della testimonianza formale, poiché conversazioni suggestive potrebbero aver alterato la traccia mnemonica originale, specialmente in bambini con limitate competenze linguistiche che necessitano di maggiore supporto adulto per strutturare le narrazioni.