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Il Ricordo Conveniente: Come i Testimoni Distorcono la Memoria delle Proprie Azioni Immorali

Il Ricordo Conveniente: Come i Testimoni Distorcono la Memoria delle Proprie Azioni Immorali

Carlson, R. W., Maréchal, M. A., Oud, B., Fehr, E., & Crockett, M. J. (2020). Motivated misremembering of selfish decisions. Nature Communications, 11(1), 2100.

La ricerca dimostra che le persone tendono sistematicamente a ricordare di essere state più generose e morali di quanto non siano state effettivamente, anche quando incentivate economicamente a ricordare con precisione. Questo fenomeno di "memoria motivata" si verifica principalmente quando gli individui violano i propri standard personali di equità, indipendentemente da quanto alti o bassi siano tali standard. Il dato cruciale è che questa distorsione mnemonica scompare quando le persone non si percepiscono più come personalmente responsabili delle proprie violazioni morali. I risultati suggeriscono che quando le azioni di una persona non sono all'altezza dei propri standard personali, tendono a distorcere il ricordo dell'entità del proprio egoismo, preservando così un'immagine morale di sé.

Lo studio comprende cinque esperimenti condotti su un campione complessivo di 3.190 partecipanti, ) I partecipanti dovevano prendere decisioni di allocazione monetaria in un "dictator game", scegliendo quanto denaro trattenere per sé e quanto trasferire a partner anonimi. Successivamente, con un test a sorpresa, veniva chiesto loro di ricordare quanto avevano effettivamente dato, con incentivi economici per l'accuratezza.​

Negli Esperimenti 2, 3, 4a e 4b, i ricercatori hanno prima misurato gli standard personali di equità dei partecipanti, chiedendo loro cosa considerassero una divisione "giusta". Nell'Esperimento 4b, è stato introdotto un gruppo di controllo in cui i partecipanti erano forzati a fare le stesse scelte di altri partecipanti, riducendo così la percezione di responsabilità personale. I risultati hanno mostrato differenze statisticamente significative tra i "violatori" (coloro che davano meno di quanto ritenessero giusto) e gli "upholders" (coloro che rispettavano i propri standard).

Rilevanza dei Risultati per l'Avvocato Penalista

I risultati di questa ricerca hanno implicazioni dirette per la valutazione dell'attendibilità testimoniale nel processo penale:​

  • Distorsione non intenzionale della memoria: Le persone non mentono necessariamente in modo consapevole, ma alterano genuinamente i propri ricordi quando questi sono in conflitto con la propria immagine morale. Questo significa che un testimone può essere sinceramente convinto della veridicità del proprio racconto, anche quando questo è oggettivamente inesatto.​

  • Differenza individuale negli standard morali: La distorsione mnemonica dipende dalla violazione degli standard personali del testimone, non da criteri oggettivi di comportamento morale. Due testimoni che hanno compiuto azioni similmente "egoiste" possono mostrare livelli diversi di distorsione mnemonica a seconda dei loro rispettivi standard interni.​

  • Ruolo della responsabilità percepita: La distorsione è massima quando il testimone si percepisce come personalmente responsabile delle proprie azioni. Nel contesto forense, questo potrebbe essere particolarmente rilevante quando si valuta la testimonianza di imputati o testimoni che potrebbero sentirsi responsabili di eventi che coinvolgono violazioni morali.​

  • Resistenza agli incentivi: La distorsione mnemonica persiste anche quando i partecipanti sono incentivati economicamente ad essere accurati, suggerendo che strategie tradizionali come il giuramento o l'ammonimento sulla veridicità potrebbero non essere sufficienti a prevenire distorsioni non intenzionali.​

Implicazioni Pratiche per la Difesa

Per l'avvocato difensore, questa ricerca fornisce strumenti concreti per contestare l'attendibilità testimoniale:​

  • Contestazione della memoria autobiografica: È possibile argomentare che testimoni che descrivono il proprio comportamento in situazioni moralmente problematiche possano aver inconsapevolmente distorto i propri ricordi per preservare la propria immagine morale.​

  • Valutazione della responsabilità percepita: Interrogare il testimone sulla sua percezione di responsabilità personale per gli eventi può aiutare a identificare situazioni in cui la distorsione motivata è più probabile.​

  • Analisi della coerenza tra valori dichiarati e comportamento ricordato: Se un testimone descrive comportamenti che appaiono perfettamente allineati con i propri standard morali dichiarati, potrebbe essere utile verificare se tale coerenza sia effettivamente realistica o il risultato di una ricostruzione mnemonica distorta.​

  • Critica della sincerità soggettiva: Anche quando un testimone appare sinceramente convinto della veridicità del proprio ricordo, tale convinzione non garantisce l'accuratezza fattuale della testimonianza, specialmente quando sono coinvolte questioni moralmente rilevanti.​

  • Valorizzazione del tempo trascorso: Gli effetti di distorsione mnemonica possono intensificarsi nel tempo, rendendo le testimonianze raccolte a maggiore distanza temporale dagli eventi potenzialmente più suscettibili a questo tipo di errore

Il Ricordo Conveniente: Come i Testimoni Distorcono la Memoria delle Proprie Azioni Immorali

giuseppe.sartori@unipd.it

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