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La menzogna nei bambini

La menzogna nei bambini

Vi sono parecchie ricerche che studiano la frequenza con cui i bambini di varie età mentono. La tecniche per indurre menzogne spontanee nei bambini consiste nel dargli delle prescrizioni (ad esempio non toccare un giocattolo) per poi verificare se, senza l’adulto presente, il bambino viola queste indicazioni e successivamente chiedere conto del suo comportamento (es. per caso hai toccato il giocattolo?). In generale, queste ricerche dimostrano come i bambini mentano per nascondere delle trasgressioni (es. mangiato una torta che non dovevano toccare o altro) con una frequenza che aumenta all’aumentare dell’età per poi stabilizzarsi verso gli 8-9 anni (1) . Di rilievo è che le percentuali dei bambini che mentono circa l’adesione alle richieste dell’adulto è molto elevata (circa il 50%).

Una questione importante, oltre alla frequenza con cui i bambini mentono, è quella della riconoscibilità della menzogna prodotta da un bambino da parte di un adulto medio. Nella valutazione della attendibilità intrinseca della testimonianza, infatti, la genuinità attribuita al minore testimone è un giudizio frequentemente chiamato in causa.

In generale si può rilevare come queste ricerche dimostrino una sovrastima della capacità dell’adulto di individuare la menzogna nel bambino e questo, contrariamente, al convincimento comune.

Per quanto riguarda la capacità dell’adulto di identificare se un racconto di un minore è una menzogna oppure una descrizione veritiera di quanto accaduto i ricercatori si sono ingegnati nel mettere i bambini oggetto di studio in situazioni nelle quali dopo aver commesso una marachella erano indotti, dalla situazione, a mentire.

Ad esempio (2) , un adulto usciva dalla stanza istruendo il bambino di non toccare il giocattolo che gli veniva messo davanti. Al rientro, l’adulto chiedeva se il bambino aveva violato l’istruzione data ed, ovviamente, una percentuale di essi negata di aver toccato il giocattolo quindi producendo una menzogna.

Il video dei bambini che mentivano e di quelli che dicevano la verità venivano mostrati a degli adulti ai quali poi veniva chiesto se il bambino del video stava mentendo oppure no.

i risultati sono stati molto chiari ed indicano che l’accuratezza dell’adulto nell’identificare la menzogna nel bambino che mente è appena superiore al livello di precisione del lancio di una moneta (50%). Cosa interessante è che in questo lavoro i ricercatori hanno studiato anche diverse tipologie di adulti come studenti, doganieri e poliziotti. In nessuno dei casi è stata rilevata una particolare capacità dell’adulto nell’identificare il bambino mentitore rispetto al bambino che dice la verità. Nel complesso, gli adulti hanno una limitata capacità di identificare l'inganno dei bambini, indipendentemente dalla loro esperienza con l'individuazione delle menzogne.

Questi dati provenienti dalla ricerca sperimentale sono importanti per la valutazione della attendibilità intrinseca del minore testimone.

(1) Lee, K. (2013), Little Liars: Development of Verbal Deception in Children. Child Dev Perspect, 7: 91-96.

(2) Leach, AM., Talwar, V., Lee, K. et al. Law Hum Behav (2004) 28: 661

La menzogna nei bambini

giuseppe.sartori@unipd.it

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