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Commento alla Sentenza Cozzini

Commento alla Sentenza Cozzini

La sentenza della Cassazione penale n. 43786/2010 rappresenta un punto di svolta fondamentale nella giurisprudenza italiana sui casi di esposizione ad amianto, stabilendo criteri rigorosi per l'accertamento del nesso causale tra l'esposizione prolungata e lo sviluppo del mesotelioma pleurico1.

Il Caso e la Problematica Centrale

Il caso riguardava lavoratori degli stabilimenti Ferrovie Trento Malè che avevano sviluppato mesotelioma pleurico a seguito di esposizione ad amianto. La questione centrale verteva sulla dimostrazione del nesso causale tra l'esposizione cumulativa alle fibre di amianto e l'accelerazione del processo carcinogenetico1.

La Corte di Cassazione ha evidenziato come "per ciò che attiene ai segni dell'accelerazione, il quadro probatorio è vuoto", sottolineando la necessità di un approccio metodologico più rigoroso nell'accertamento della causalità1.

I Criteri Stabiliti dalla Suprema Corte

La sentenza ha delineato un percorso probatorio strutturato che i giudici di merito devono seguire, articolato in quattro verifiche fondamentali1:

Verifica della Legge Scientifica: Occorre accertare se presso la comunità scientifica sia sufficientemente radicata una legge scientifica sull'effetto acceleratore della protrazione dell'esposizione dopo l'iniziazione del processo carcinogenetico1.

Natura della Legge: Bisogna determinare se si tratti di una legge universale o meramente probabilistica in senso statistico1.

Applicazione al Caso Concreto: Nel caso di legge probabilistica, è necessario chiarire se l'effetto acceleratore si sia effettivamente determinato nel caso specifico, alla luce di acquisizioni fattuali definite e significative1.

Condotte Precedenti l'Iniziazione: Per le condotte anteriori all'innesco del processo carcinogenetico, deve essere dimostrata una sicura relazione condizionalistica1.

L'Innovazione nell'Approccio Probatorio

La sentenza introduce un elemento innovativo nel distinguere tra causalità generale e causalità individuale. Il carattere probabilistico della legge scientifica può condurre alla dimostrazione del nesso causale solo quando siano disponibili informazioni cronologiche precise e sia provato che il processo patogenetico si è sviluppato in un periodo significativamente più breve rispetto ai casi standard1.

L'Evitabilità dell'Evento

Un aspetto particolarmente significativo riguarda il giudizio sull'evitabilità dell'evento lesivo. La Corte ha ritenuto sufficiente dimostrare che l'adozione delle misure cautelari disponibili all'epoca avrebbe avuto una "significativa, non trascurabile probabilità" di ritardare la morte della vittima1.

Questo approccio riconosce che nei reati commissivi, come quelli del datore di lavoro che espone i dipendenti a sostanze patogene senza adeguate protezioni, "la collocazione dell'indagine nell'ambito della colpa attribuisce con ragione e senza difficoltà rilievo ad enunciati probabilistici"1.

Implicazioni per la Giurisprudenza Futura

Questa sentenza ha stabilito un precedente metodologico fondamentale per tutti i casi di malattie professionali correlate all'amianto. L'approccio rigoroso richiesto dalla Cassazione garantisce un equilibrio tra le esigenze di tutela dei lavoratori e la necessità di fondare le condanne penali su basi scientifiche solide e verificabili.

La decisione rappresenta un modello per l'accertamento della responsabilità penale in ambito di sicurezza sul lavoro, richiedendo ai giudici di merito un'analisi approfondita delle evidenze scientifiche disponibili e della loro applicabilità al caso concreto.

Commento alla Sentenza Cozzini

giuseppe.sartori@unipd.it

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