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Motivazione e ricordo

Motivazione e ricordo

Ci sono due tipi di motivazione, la motivazione esterna per ottenere dei vantaggi che non sono legate a utilità psicologiche della persona e ci sono motivazioni interne che spingono a modificare il ricordo, un esempio di motivazione interna è quella della testimonianza di James Dean davanti al Senato Americano nel contesto delle indagini sul Watergate; James Dean deformava sistematicamente il suo ricordo dei fatti aumentando il peso relativo delle due decisioni rispetto a quelle reali. In breve si faceva apparire più centrale della vicenda rispetto a quello che in realtà era.

Tutti i ricordi autobiografici possono essere modificati involontariamente dalla motivazione?

Per prima cosa si deve premettere che si sta parlando di modificazione involontaria e non di deliberata menzogna riconducibile a spinte motivazionali di varia natura. I ricordi modificabili in modo inconsapevole sono quelli malleabili nella descrizione. Ad esempio, non sono modificabili in modo inconsapevole ricordi come “Sono andato alle Maldive”, “Mi sono rotto una gamba”.

Sono invece modificabili da questa tipologia di spinte motivazionali il ricordo di eventi come maltrattamenti psicologici che permettono una lettura salvifica e una accentuazione o minimizzazione del ruolo del testimone a seconda dei vantaggi/svantaggi.

Che cosa è il ricordo motivato?

Si potrebbe sostenere che le ricerche di laboratorio per loro stessa natura non riescono a catturare la complessità presente in una testimonianza reale. Livello elevato di stress, influenzamenti esterni di varia origine e altro sono tutti aspetti difficilmente riproducibili in laboratorio.

Fortunatamente sono state condotte delle ricerche su casi giudiziari reali nei quali il racconto del testimone effettuato al processo poteva venire confrontato con delle audioregistrazioni riferite ai fatti sui quali veniva effettuata la testimonianza.

In questo modo è stato possibile confrontare quanto veniva raccontato con quanto era effettivamente accaduto e di conseguenza verificare l’accuratezza del ricordo del testimone in una situazione reale.

Il caso forse più famoso è quello della testimonianza del consigliere di Nixon John Dean davanti alla Commissione di indagine del congresso americano.

John Dean era stato testimone di conversazioni con il presidente Nixon e ha deposto come testimone nell'inchiesta sullo scandalo Watergate che, come sappiamo, fu all'origine delle dimissioni del presidente Nixon. Quando ha deposto dean non sapeva che i suoi incontri con il presidente erano stati registrati e che le registrazioni sarebbero state rese disponibili poco dopo.

Neisser (1981) ha effettuato uno studio sistematico confrontando quello che John Dean ricordava con quanto effettivamente è stato detto nelle conversazioni con il presidente che venivano registrate

La testimonianza di Dean fu molto dettagliata tanto che la stampa lo battezzò con il termine di "uomo con il registratore nella testa". Confrontando quello che ha detto nella deposizione con quanto effettivamente accaduto Neisser (1982) ha potuto ricavare le distorsioni del ricordo di John Dean

Motivazione e ricordo

giuseppe.sartori@unipd.it

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Riconoscimento di facce note e distanza

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