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Come identificare il mentitore

Come identificare il mentitore

Abbiamo visto come il riconoscimento del mentitore da una conversazione non presenti un'accuratezza apprezzabile da parte del soggetto medio. Contrariamente a quello che si può pensare le ricerche hanno dimostrato che anche l'esperto investigatore va poco meglio del soggetto medio nell'identificare il mentitore è la menzogna. Il problema nasce dal fatto che non ci sono degli indicatori univoci né di tipo comportamentale né di tipo verbale. 

Per questo motivo si sono sviluppate delle tecniche strumentali di Lie Detection ma per ovvi motivi nella valutazione della testimonianza resa in un contesto investigativo o al dibattimento queste non sono utilizzabili.

Parecchi ricercatori sono impegnati in questo momento nello studiare quella che viene chiamata la Verbal Lie Detection consistente nel riconoscimento della menzogna sulla base del contenuto della narrazione e delle risposte a domande mirate. In pratica la Verbal Lie Detection è una tecnica consistente nello stimare l’accuratezza ricostruttiva della narrazione sulla base di caratteristiche strutturali della narrazione stessa (es. lunghezza, struttura grammaticale, analisi lessicale etc.).

L’uso delle domande inaspettate nella identificazione del testimone che mente

I colpevoli si preparano a raccontare la loro versione (falsa) mentre gli innocenti non hanno lo stesso tipo di preparazione, semplicemente recuperano quello che ricordano. Per questo è fondamentale predisporre delle domande inaspettate, che il colpevole non ha modo di prevedere e per le quali non sarà in grado di predisporre la risposta in anticipo. Vrij et al. (2009) forniscono una serie di strategie di esame (dalle quali si può prendere spunto per predisporre anche il controesame di un testimone ostile) ed includono: i) spostamenti di punto di vista spaziale (es. Rispetto alla porta di entrata dove eravate seduti?), ii) ordine temporale diverso dal tipico prima-dopo etc.

Il soggetto mentitore, che non ha tempo di pianificare una menzogna, nel momento in cui improvvisa una risposta deve inibire la risposta vera, sostituirla con la menzogna e verificare mentalmente che questa menzogna non possa essere facilmente smascherata. Questa operazioni mentali complesse determinano un carico cognitivo che solitamente allunga i tempi di risposta. Quindi una strategia è quella di complicare queste verifiche mentali nel sospetto mentitore per metterne maggiormente in evidenza gli effetti.

Come si possono predisporre delle domande inaspettate?

Il soggetto che risponde in modo sincero risponde in modo automatico mentre il mentitore deve costruire la menzogna. Il problema dal punto di vista dell'identificazione del mentitore deriva dal fatto che il soggetto mentitore si può preparare a delle domande prevedibili. Questo fa sì che la preparazione lo renda di fatto indistinguibile rispetto al soggetto che risponde in modo veritiero.

Una domanda viene detta inaspettata quando è una domanda che chiede una risposta ragionata nel caso del mentitore e una risposta invece automatica nel caso del soggetto sincero. In un esperimento che abbiamo condotto sulle domande inaspettate nel mentitore di identità (Monaro et al, 2018) il mentitore doveva imparare una data di nascita falsa riferita alla sua identità falsa. Ovviamente il mentitore non aveva difficoltà a rispondere alla data di nascita esattamente come non aveva difficoltà a rispondere soggetto sincero. Cosa diversa era invece per il segno zodiacale. Il segno zodiacale è una informazione che viene recuperata in modo automatico nel caso di un soggetto sincero mentre nel caso di un mentitore questi deve effettuare dei calcoli mentali per arrivare a dire qual è il segno zodiacale che dovrebbe essere suo ma che in realtà non lo è. Deve partire dalla data di nascita e ricostruire il segno zodiacale perchè questo non gli è disponibile in modo automatico. Questo processo di ricostruzione della domanda inaspettata è solitamente molto lento ed inaccurato questa lentezza ed inaccuratezza nelle risposte alle domande inaspettate sono gli indicatori diagnostici della menzogna.

La strategia della preparazione risulta essere efficace solo nel caso in cui il soggetto sia in grado di prevedere le domande. Nel caso in cui queste domande non siano anticipate o anticipabili il soggetto mentitore sarà preso di sorpresa e quindi dovrà rispondere con: “non mi ricordo”, “non lo so” o risposte di questo tipo. In altri termini se la domanda non è prevedibile il mentitore dovrà costruire al momento la risposta con una alta probabilità di produrre una risposta errata.

La capacità da parte dell'intervistatore di produrre delle domande inaspettate deve essere affinata con un po' di pratica.

Il principio da seguire è il seguente: una domanda inaspettata è efficace quando ha una risposta automatica da parte del soggetto sincero e una risposta non automatica da parte del soggetto mentitore. Deve inoltre avere una caratteristica tale da far sì che il soggetto mentitore non possa rifugiarsi nel non ricordo.

Immaginiamo a titolo di esempio che un sospettato riferisca che al momento della commissione del crimine era in realtà con un amico in un determinato ristorante.  Non basta chiedere informazioni sul ristorante dove era ubicato, che cosa ha mangiato e cose di questo tipo. Queste sono domande attese che nel caso in cui il testimone abbia intenzione di produrre una narrazione falsa sono facilmente prevedibili. Domande inaspettate sono ad esempio: “C'era un televisore nel ristorante? Dove era localizzato il televisore?

Ovviamente nel caso in questione se la risposta è esatta non significa che il soggetto fosse al ristorante, significa che soggetto conosce il ristorante ed quindi è fondamentale sapere se il soggetto esaminato aveva conoscenza già da tempo del ristorante con domande del tipo: ci eri già andato? Quante volte ci sei già andato? E così via.

Altre domande inaspettate riferite all’esempio del ristorante potrebbero essere le seguenti: dove eravate seduti tu e il tuo amico? Che cosa potevi vedere da quella posizione?

Buone domande inaspettate devono contenere informazioni che il soggetto che risponde in modo veritiero conosce, devono produrre risposte lunghe, devono essere rilevanti per l’informazione che vogliamo ottenere.

Nella realtà le domande inaspettate sono facilmente utilizzabili durante la fase investigativa ma sono difficili da individuare durante un dibattimento quando il soggetto esaminato ha di fronte una realtà processuale che oramai si è piuttosto ben definita e forse, in alcuni casi, ha anche preso visione della documentazione del processo stesso. La capacità di identificare ed usare domande inaspettate durante il controesame di un testimone ostile è un’arte che richiede la capacità di individuare sentieri non percorsi in precedenza e non facilmente intuibili.

Come identificare il mentitore

giuseppe.sartori@unipd.it

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